Anatoly Karol

Lui è Anatoly Karol, un ucraino di 37 anni che sabato scorso si trovava in un supermercato di Castello di Cisterna, Napoli, con la sua figlioletta di un anno e mezzo nel carrello della spesa. Mancava poco all'orario di chiusura quando due malviventi hanno fatto irruzione per una rapina. Anatoly, senza esitare, ha messo in sicurezza la piccola e ha affrontato i due banditi

Con coraggio straordinario, Anatoly è riuscito a bloccarne uno, ma prima che potesse chiamare aiuto, l’altro bandito lo ha raggiunto e ha aperto il fuoco. Due colpi, entrambi a segno, e Anatoly è crollato a terra. Ma per i banditi non era finita: hanno infierito su di lui con un coltellaccio, il tutto davanti agli occhi innocenti della sua piccola figlia.

Del gesto di Anatoly se ne è parlato ben poco. Forse perché gli italiani erano alle prese con l’ultimo weekend di agosto, forse perché si preferisce dare spazio alla ripresa del campionato di calcio, o forse perché se l’eroe è ucraino fa meno notizia.

Anatoly è morto perché per lui il senso di giustizia era più importante della sua stessa vita. Il suo sacrificio rappresenta un esempio di coraggio e altruismo che merita di essere ricordato e onorato. Anatoly non ha esitato a mettere a rischio la propria vita per proteggere gli altri, mostrando un senso di giustizia e responsabilità che va oltre ogni confine.

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