Sabato sera, Noureddine Khalid si trovava con la fidanzata su una panchina del parco Mozart a Treviso, quando le grida di alcune ragazze hanno interrotto la tranquillità della serata. Avvicinandosi al luogo delle urla, Noureddine ha scoperto due giovani diciassettenni in balia di un uomo squilibrato, un 41enne senza fissa dimora che stava per aggredirle. Noureddine è intervenuto immediatamente, e una lite è scoppiata. Alla minaccia di chiamare le forze dell’ordine, l’aggressore sembrava desistere e si allontanava, ma improvvisamente è tornato e ha colpito Noureddine con una coltellata all’addome.
“Potevano essere mie sorelle”, ha detto Noureddine, spiegando il motivo del suo intervento. “Difendere i più deboli è una cosa che tutti dovrebbero fare. Io lo rifarei sicuro, anche se ho preso una coltellata. Se fossero stati anziani o persone in difficoltà sarebbe stata la stessa cosa, bisogna aiutare chi ha bisogno.” Queste parole riflettono il suo animo coraggioso e altruista.
Ora Noureddine si trova in ospedale, ma fortunatamente è fuori pericolo. Il suo sogno più grande è diventare Carabiniere, ma non avendo la cittadinanza italiana, questo desiderio rimane irrealizzabile. Attualmente disoccupato, Noureddine si arrangia con qualche lavoretto occasionale. “Magari avere un lavoro”, ha dichiarato, “l’importante è che sia un lavoro onesto e serio”.
Noureddine Khalid ha mostrato di essere una Persona PerBene e un vero eroe, con o senza una divisa. Il suo intervento ha salvato due giovani vite e ha dimostrato che l’umanità e il coraggio non conoscono barriere di cittadinanza. Con o senza divisa, Noureddine rimane per tutti noi un supereroe.