L’esondazione del fiume Calore ha devastato la città, costringendo molti abitanti a fare i conti con i danni causati dall’acqua. Molti esercenti, in una sola notte, hanno visto svanire tutto quanto costruito in una vita. La pioggia incessante si è mescolata alle lacrime di disperazione, ma presto ha lasciato spazio alla solidarietà.
Tifosi, centri sociali, giovani e volontari, tutta Benevento e dintorni si sono uniti per spalare il fango e dare una mano ai Vigili del fuoco. La città si è mobilitata in massa, dimostrando un’incredibile capacità di reagire alle avversità.
La rabbia per la mancanza di un preavviso da parte delle istituzioni è stata forte, ma la generosità dei cittadini ha prevalso sulle polemiche. Sui social media sono nati spontaneamente gli hashtag #RialzatiBenevento e #BeneventoNonMollare, che hanno raccolto il contributo benefico di tutti.
Anche l’Unione regionale, in accordo con Confcooperative, ha promosso un’azione di solidarietà, attivando un conto corrente dedicato per le donazioni a supporto delle imprese in difficoltà. Questa iniziativa ha visto una grande partecipazione, con molti che hanno voluto dare il proprio contributo per aiutare chi ha perso tutto.
In situazioni come queste, non si può restare a guardare. I cittadini del Beneventano non hanno esitato un istante a scendere in strada per aiutare, dimostrando che anche un piccolo gesto può fare la differenza per chi ha perso il sorriso. È in momenti come questi che la profonda umanità delle Persone Perbene emerge con forza.
Oggi, grazie a loro, Benevento può tornare a sperare.