Maria Grazia Cutuli

Il 19 novembre 2001, esattamente 14 anni fa, veniva uccisa la giornalista catanese Maria Grazia Cutuli, inviata in Afghanistan per il Corriere della Sera

Maria Grazia Cutuli, allora 39enne, stava viaggiando tra Jalalabad e Kabul quando la sua auto fu attaccata da un commando terroristico. La giornalista aveva appena pubblicato un importante reportage riguardante un deposito di gas nervino legato ai terroristi di Al Qaeda. Quel coraggioso articolo, pubblicato il giorno prima della sua morte, fu il suo ultimo contributo al giornalismo.

Maria Grazia svolgeva un lavoro pericoloso, esplorando le zone più turbolente del pianeta. Il suo giornalismo, alimentato da passione e professionalità, cercava di svelare verità spesso ignorate. Amava un giornalismo che nasce dal basso e pone la lente su realtà inesplorate, guidata da un raro connubio tra dedizione e competenza.

Dopo la sua morte, sono stati istituiti due processi che hanno portato alla pena capitale per tre persone. La prima condanna è stata eseguita a Kabul l’8 ottobre 2007, ma la famiglia di Maria Grazia ha ribadito la propria contrarietà alla pena di morte. La storia di Maria Grazia Cutuli, intrecciata con le vicende del terrorismo internazionale, continua a essere di macabra attualità.

Nonostante la tragedia, la Fondazione Maria Grazia Cutuli Onlus ha realizzato una scuola a Herat, in Afghanistan, dove la giornalista è stata uccisa. Questa struttura accoglie circa 600 bambini, offrendo loro un futuro altrimenti segnato. La scuola rappresenta la risposta di Maria Grazia e della sua famiglia al terrore, un’arma di umanità più potente di qualsiasi Kalashnikov.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Altre notizie

Altre notizie