Accursio Miraglia

Il coraggio di un uomo che pagò con la vita la lotta per i diritti dei contadini

È la sera del 4 gennaio 1947 quando Accursio Miraglia, segretario della Camera del Lavoro, viene raggiunto da una raffica di mitra sulla soglia della sua abitazione. L’attentato, di matrice mafiosa, non gli lascia scampo, uccidendolo sul colpo. Miraglia, da sindacalista, era entrato nel mirino delle cosche dei grandi latifondisti a causa delle sue battaglie per l’assegnazione delle terre incolte alle cooperative di contadini.

Nel 1944, Miraglia fondò “La Madre Terra”, una cooperativa che diede voce e forza alla povera gente. Memorabile fu la cavalcata che organizzò per le vie di Sciacca, radunando più di diecimila persone da tutta la provincia. Chi a piedi, chi a cavallo, chi sui muli, chi in bicicletta, parteciparono per sostenere i diritti dei lavoratori agricoli.

Accursio Miraglia fu un grande uomo, capace di dare speranza a un’Italia in grande difficoltà, insegnando che solo con la fratellanza e l’organizzazione collettiva si potessero raggiungere grandi obiettivi. Nonostante l’enorme clamore e le roboanti polemiche che seguirono la sua morte, il delitto, come troppo spesso è accaduto nella storia italiana, rimase impunito.

Ricordiamo Miraglia con le parole del suo ultimo comizio, cariche di amara consapevolezza ma rappresentative di un grande insegnamento, quantomai attuale:

“La forza dell’uomo civile è la legge, la forza del bruto e del mafioso è la violenza fisica e morale. Noi, malgrado quello che si sente dire di alcuni magistrati, abbiamo ancora fiducia nella sola legge degli uomini civili, che alla fine trionfa nello spirito dell’uomo che è capace di sentirne il “Bene”. Temiamo, invece, la violenza perché offende la nostra maniera di vedere e concepire le cose. Lungi dalla perfezione e dall’infallibilità, siamo però in buona fede, e non cerchiamo altro che la possibilità di ripresa della nostra gente e in altre parole di dare il nostro piccolo contributo all’emancipazione e alla dignità dell’uomo. È solo questo il filo conduttore che ci ispira e ci porta nel rischio. Non è colpa nostra se qualcuno non lo arriva a capire: non arrivi a capire, cioè, che ci sia, ogni tanto, qualcuno disposto anche a morire per gli altri, per la verità, per la giustizia. Attento però a questo qualcuno che da sprovveduto e morto non diventi un simbolo molto ma molto più grande e pericoloso.”

Accursio Miraglia rappresenta un simbolo di integrità e dedizione alla lotta per i diritti dei più deboli. Il suo sacrificio è un potente monito del valore della giustizia e della necessità di continuare a lottare contro l’oppressione.

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