Giuseppe Girolamo

Il sacrificio di un giovane musicista durante la tragedia marittima

Il 13 gennaio 2012, la nave da crociera Costa Concordia urtò lo scoglio de Le Scole dell’Isola del Giglio, causando una delle più gravi sciagure marittime della storia italiana. Quella notte persero la vita 32 persone, e altre 110 rimasero ferite. A quattro anni da quella tragedia, il nostro ricordo si posa su Giuseppe Girolamo, un batterista di Alberobello che faceva parte dello staff della crociera.

Giuseppe, trentenne con la passione per la musica, era membro dello storico gruppo degli Italian Dreamers, il fan club del gruppo statunitense Dream Theater. La notte del naufragio, Giuseppe si trovava a bordo e, nel panico del fuggi fuggi generale, cercava di salvarsi mentre il transatlantico iniziava a piegarsi su un fianco. Parte delle scialuppe non era più utilizzabile, e all’ordine di abbandonare la nave, si scatenò una corsa frenetica al grido di “si salvi chi può”.

A Giuseppe, in quanto parte dell’equipaggio, spettava un posto su una scialuppa, ma quando ormai stava per salvarsi, si accorse di una bambina rimasta fuori da quella gelida conta per la sopravvivenza. Il giovane musicista non esitò un istante, si alzò e lasciò il suo posto alla piccola, pensando che in fin dei conti lui se la sarebbe cavata. Purtroppo, Giuseppe non sapeva nuotare.

Il 22 marzo, due mesi dopo il naufragio, il suo corpo senza vita fu ritrovato sul fondale. Tra polemiche, processi e problemi di logistica, non è stato mai dato il giusto riconoscimento a questo gesto di straordinario coraggio e rara solidarietà. Ma per noi, Giuseppe è un eroe, ed è così che vogliamo ricordarlo.

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