Constantin Bostan, 37enne di origini moldave e lombardo d’adozione da quasi dieci anni, è diventato un simbolo di forza e determinazione. Quando era piccolo, una banale caduta dal cavallo a dondolo gli causò la frattura di una gamba. La successiva forma di pseudoartrosi impedì la normale crescita dell’arto, portando al suo progressivo indebolimento. Amante dello sport e studioso di medicina, Constantin vide i suoi sogni infrangersi quando, nel 1998, fu costretto ad acconsentire all’amputazione della gamba.
Il sogno di diventare medico venne infranto dalla rigida ammissione d’esame dell’università moldava, che gli chiuse le porte a causa della sua disabilità. Nonostante ciò, Constantin non si arrese. Si laureò in Giurisprudenza e si trasferì in Italia, la sua nuova casa.
La vera passione di Constantin era lo sport. Armato di pazienza e infinita forza d’animo, iniziò a lottare per abbracciare l’attività sportiva in tutte le sue forme. Dal calcio con la Nazionale italiana amputati alla corsa, si allenava duramente fino a tre volte a settimana e partecipava a tutte le competizioni nei dintorni di Rho, dove vive. Le gare erano limitate dall’uso obbligato delle stampelle, poiché una protesi professionale aveva costi proibitivi.
Nel 2014, Constantin ebbe il coraggio di iscriversi alla Stramilano. Sembrava realizzarsi un sogno, ma verso l’undicesimo chilometro una stampella si ruppe, costringendolo al ritiro. Nonostante la delusione, non si arrese. Dopo un duro allenamento, ci riprovò nell’edizione 2016, tenutasi il 20 marzo.
La gara fu massacrante, tre ore e mezza su una gamba sola, ma Constantin tagliò il traguardo, trionfando nella sua personale battaglia contro i propri limiti. L’accoglienza al traguardo fu calorosa, con supporto e festeggiamenti da parte dei presenti. In poche ore, Constantin divenne un eroe dei media, una star del web e il vero vincitore della Stramilano 2016.
Grazie, Constantin. Esempio di forza, coraggio e rara dignità.