Alberto Falcini, sindaco di Stroncone, Terni, ha combattuto l’assenteismo non giustificato tra i dipendenti comunali, denunciando le irregolarità ai Carabinieri e portando all’arresto di sette dipendenti per truffa aggravata.
Alberto Falcini, sindaco di Stroncone in provincia di Terni, ha dimostrato che un atto “normale” può diventare straordinario. Di fronte alla diffusione di una pratica illegale tra i dipendenti del Comune, ovvero l’assenteismo non giustificato, Falcini non è rimasto a guardare. Inizialmente ha richiamato i dipendenti coinvolti, ammonendoli sulla gravità del loro comportamento. Tuttavia, di fronte alla persistente indifferenza e alla certezza di farla franca, ha deciso di intraprendere azioni concrete.
Nell’ottobre 2015, Falcini ha presentato un esposto ai Carabinieri. Non ha avuto paura di intraprendere una battaglia solitaria in nome della civiltà e della giustizia. Questo atto di coraggio ha scatenato un’indagine che, dopo mesi di appostamenti, pedinamenti e verifiche, ha confermato le sue denunce.
Ieri, sette dipendenti comunali sono stati arrestati con l’accusa di truffa aggravata. Questi individui, noti come “i furbetti del cartellino”, avevano abusato del loro ruolo e delle risorse pubbliche, confidando nell’impunità. L’azione di Falcini ha portato alla luce un problema diffuso e ha mostrato che l’integrità e la determinazione possono fare la differenza.
Alberto Falcini non si considera un eroe, ma il suo gesto è un esempio di assoluto valore e coraggio illuminato. La sua azione ci ricorda l’importanza di non voltare mai lo sguardo di fronte all’ingiustizia e di lottare per il bene comune, indipendentemente dalle difficoltà e dalle pressioni.
Il coraggio dimostrato da Falcini va oltre qualsiasi colore politico. Egli ha agito nel migliore interesse della comunità, mettendo in luce l’importanza della responsabilità e dell’etica nel servizio pubblico. Questo atto serve da esempio a tutti i funzionari pubblici e cittadini, dimostrando che è possibile combattere la corruzione e l’abuso di potere.