Alex Zanardi

Il 15 settembre 2001, il Gran Premio d'Italia di Formula 1 si svolgeva in un'atmosfera surreale. Erano trascorsi pochi giorni dall'attentato alle Torri Gemelle di New York, un evento che aveva cambiato il mondo. A Monza, i pensieri di tutti erano rivolti alla Grande Mela ferita

In quel pomeriggio particolare, una notizia dalla Germania sconvolse ulteriormente gli animi: Alex Zanardi, durante una gara di Formula Cart, subì un grave incidente perdendo le gambe e lottando tra la vita e la morte. I primi bollettini medici erano pessimistici, lasciando intendere che, anche se fosse sopravvissuto, Zanardi avrebbe affrontato una vita di enormi difficoltà.

Nonostante il dramma, Zanardi trovò una forza interiore straordinaria. Ha affrontato la sua situazione con coraggio, senza rabbia, ma con un sorriso e tanta passione. Invece di arrendersi, ha intrapreso una battaglia personale contro ogni barriera e discriminazione.

Oggi, quindici anni dopo, Alex Zanardi celebra un argento e il suo terzo oro paralimpico, conquistato ieri a Rio. A quasi cinquant’anni, Zanardi continua a essere un esempio fulgido di dignità e speranza, dimostrando che nulla è impossibile. La sua passione e il suo entusiasmo sono inalterati, così come il suo bisogno di ringraziare per le opportunità che la vita gli ha concesso.

Oggi, come allora, siamo noi a dover dire GRAZIE ad Alex Zanardi, per la sua incredibile testimonianza di resilienza e determinazione.

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