È in questi momenti che le mani tese in aiuto si fanno più rade, ma al tempo stesso sono le più autentiche e preziose. Questo è il caso delle aziende produttrici di Prosciutti di Norcia IGP, fortemente colpite dal recente terremoto. Gli stabilimenti di elaborazione e stagionatura, lesionati o distrutti, non sono più idonei per queste particolari lavorazioni, rendendo la produzione impossibile. La stagionatura delle cosce deve avvenire esclusivamente nella zona prevista dal disciplinare di produzione, comprendente i comuni di Norcia, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo, a un’altitudine superiore ai 500 metri sul livello del mare.
Questa situazione rischiava di affossare definitivamente l’economia locale, se non fosse per l’intervento delle aziende produttrici del Prosciutto di San Daniele DOP. Queste hanno mostrato tutta la loro solidarietà mettendo a disposizione i loro saloni di stagionatura. Un gesto di altruismo reso possibile da un Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ha autorizzato una modifica temporanea e limitata ai prossimi 12 mesi, in deroga al disciplinare di produzione della Indicazione Geografica Protetta “Prosciutto di Norcia”.
Grazie a questa misura, i produttori del San Daniele ospiteranno uno stock di Prosciutti di Norcia IGP stimato in circa 60.000 cosce, per il tempo necessario alla loro maturazione e marchiatura. Questo intervento dona alle aziende umbre un motivo in più per sperare e rappresenta un esempio concreto di solidarietà e collaborazione.
Questo è il Made in Italy che ci rende più orgogliosi, un esempio di come, anche nei momenti più bui, la solidarietà possa fare la differenza.