Giovanni Consiglio, un 42enne pizzaiolo di Sarno, è diventato un eroe per caso durante quello che doveva essere un normale pomeriggio di lavoro. Il destino ha voluto che la sua vita incrociasse quella di Adolfo Salvio e sua moglie, quando la loro abitazione in Via Laudisio è stata avvolta dalle fiamme, con il fumo nero e denso che si riversava in strada.
Attirato dalle grida disperate provenienti dal palazzo, Giovanni non ha esitato un attimo. Ha vinto la paura e si è precipitato all’interno della casa in fiamme per aiutare chi aveva bisogno. Descrivendo quei momenti terribili con la voce rotta dalla commozione, Giovanni ha colto immediatamente il pericolo. Il fuoco minacciava di raggiungere le bombole di gas degli appartamenti vicini, rischiando di provocare una tremenda esplosione che avrebbe potuto moltiplicare le vittime.
Giovanni ha agito con determinazione, sapendo di avere una grande responsabilità. È corso al panificio in fondo alla strada, ha preso gli estintori e si è ributtato nell’inferno di fuoco, tentando il tutto per tutto. Ha spento le fiamme, controllato che non ci fossero altre persone da salvare e tutto questo con la naturalezza di chi trova doveroso tendere la mano al prossimo, anche a rischio della propria vita.
Il pizzaiolo salernitano minimizza il suo gesto, evidenziando che con lui c’erano anche due uomini di nazionalità marocchina che lo hanno aiutato. Ripercorre quegli istanti di terrore come se descrivesse ciò che ogni persona avrebbe fatto senza tentennamenti, senza prendersi i meriti che gli spettano. Anche quando, finiti gli estintori, respirare è diventato difficile, Giovanni non si è scoraggiato. Con l’aiuto dell’acqua corrente, si è lavato il viso e ha continuato a combattere l’incendio fino a spegnerlo definitivamente.
Sfinito e intossicato, Giovanni è stato medicato immediatamente da una dottoressa residente nel palazzo e ha atteso i soccorsi che lo hanno portato in ospedale, ponendo fine a quello che sembrava un incubo interminabile.
Ciò che resta di questa brutta avventura, oltre al dolore per chi non ce l’ha fatta, è la consapevolezza che i più grandi eroi spesso si nascondono in chi, quotidianamente, omaggia la vita mettendo la propria a servizio degli altri.