Alessandro Barbieri è un insegnante di educazione fisica e allenatore di calcio di Bresso, Milano. Ha 32 anni e il suo impegno verso i suoi alunni va ben oltre il semplice insegnamento. L’8 febbraio scorso, Alessandro si trovava nella palestra della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di via Rasori a Milano, quando, verso le 9 del mattino, un incendio divampò dal sottoscala dell’edificio.
La sua prima reazione, dettata dall’istinto, fu di uscire immediatamente. Una volta all’esterno, però, si rese conto che non tutti erano riusciti a scendere dai piani alti. Alcune maestre, nel panico, avevano evacuato le classi, ma un gruppo di diciassette bambini era rimasto intrappolato al secondo piano, bloccato da un muro di fumo. La loro insegnante, disperata, sapeva che parte dei suoi alunni era rimasta bloccata al di là delle fiamme.
Senza esitare, Alessandro, armato di estintore, decise di agire. Si fece largo tra il fumo e raggiunse il secondo piano. Trovò i bambini immobili, stretti l’un l’altro in un angolo dell’aula, terrorizzati. Doveva convincerli a scendere e affrontare quell’inferno. Alessandro ebbe l’idea di trasformare la fuga in un gioco. Disse loro di prendersi per mano, di contare “uno, due e tre” e di correre al via, cantando in coro un ritornello. Così fecero, seguendolo alla cieca attraverso il fumo, raggiungendo il cortile come se fosse il più avventuroso dei giochi.
Oggi, Alessandro è considerato un eroe. Il Comune di Bresso gli ha consegnato un encomio speciale “per la professionalità e per l’umanità dimostrate nel soccorrere alcuni bambini bloccati da un incendio”. Eppure, Alessandro minimizza il suo gesto, sostenendo di aver fatto solo il proprio dovere. Sui social media, mesi prima dell’incidente, aveva scritto parole che riflettono il suo impegno: «Non esiste la stanchezza se dall’altra parte hai dei bambini fantastici che danno il 100 per cento a ogni lezione ed escono dalla palestra non vedendo l’ora che ci sia la lezione successiva. Sono orgoglioso di quello che faccio e di tutti i bambini e colleghi con cui lavoro quotidianamente».
L’incredibile coraggio e la dedizione di Alessandro Barbieri sono un esempio straordinario di altruismo e professionalità. Grazie Alessandro.