Stefano Marianeschi è il responsabile della cardiochirurgia pediatrica del Niguarda di Milano, un ruolo che lo vede quotidianamente impegnato a salvare le vite dei più piccoli. Tuttavia, la sua dedizione alla professione va oltre le mura dell’ospedale. A fine anni ’90, Stefano partecipò a un’azione umanitaria della Caritas in Kosovo, un’esperienza che cambiò la sua vita e lo spinse a intraprendere missioni umanitarie in tutto il mondo.
Ogni anno, Stefano rinuncia alle sue ferie per affrontare nuove sfide in paesi colpiti dalla guerra, come la Cambogia e l’Uzbekistan. Il suo obiettivo è salvare i bambini nati con gravi cardiopatie o malformazioni congenite al cuore. Con l’aiuto della fondazione “Aiutare i Bambini”, che organizza e finanzia questi lunghi viaggi, Stefano e i suoi colleghi hanno avviato il progetto “Cuore di Bimbi”.
Questo programma benefico non solo si occupa degli interventi chirurgici, ma si dedica anche alla formazione del personale medico locale. Ogni anno, circa un milione di bambini nel mondo nascono con gravi malformazioni e patologie cardiache, e almeno l’80% di questi non ha la possibilità di ricevere cure adeguate. Grazie a “Cuore di Bimbi”, finora sono stati operati 993 bambini, offrendo loro una speranza di vita.
Perché dedicarsi a questa causa? Per Stefano, la risposta è semplice: è una chiamata naturale. La voglia di contribuire oltre le mura dell’ospedale è troppo forte per essere ignorata. Per Stefano, ogni esperienza è un arricchimento personale, ma il motivo più profondo risiede nell’inestimabile valore di vedere il sorriso di un bambino che ha superato la malattia.
Grazie Stefano. Il tuo impegno e la tua dedizione sono un esempio di straordinaria umanità e altruismo.