Nino Lombardo, un nostromo con oltre trent’anni di esperienza, è da sempre un punto di riferimento per tutto l’equipaggio. La sua vita è stata dedicata al mare e al lavoro di squadra. Tempo fa, mentre era in servizio sulla nave Sansovino, ormeggiata nel porto di Messina, si è verificato un incidente drammatico.
Alcuni operai stavano eseguendo lavori di pulizia nei serbatoi del carburante quando hanno iniziato a sentirsi male, fino a perdere i sensi all’interno della cisterna. In un momento di panico generale, Nino non ha esitato un istante. Armato solo del suo coraggio e di una maschera, è sceso nella cisterna per aiutare i colleghi. La situazione era subito apparsa tragica. Senza perdere tempo, ha afferrato il corpo del giovane macchinista, trascinandolo fuori dalla cisterna. Poi, con le ultime forze residue, ha ripetuto l’operazione, salvando il primo ufficiale. Ma per Nino non era abbastanza. C’erano ancora vite da salvare in quella maledetta cisterna.
Affrontando il rischio, è tornato in quell’inferno. Questa volta, però, le forze lo hanno abbandonato. L’ossigeno era finito e Nino è crollato al suolo. Da quel momento, il buio.
Nino ha lottato tra la vita e la morte e alla fine si è risvegliato in ospedale. Con lo sguardo impaurito e un filo di voce ha subito chiesto dei suoi colleghi. Ha dichiarato: “Ho provato a fare di più, ma la situazione era difficile e non si vedeva molto. A un certo punto non ce l’ho fatta più, sono crollato pure io e mi sono ritrovato in ospedale. Provo un dolore immenso”.
Purtroppo, quattro su sei operai non ce l’hanno fatta e da allora Nino non riesce a darsi pace. Nonostante nulla possa consolare per quelle vite spezzate dal tragico incidente, il gesto di Nino resta un esempio di raro coraggio e profondo altruismo. Il suo eroismo rappresenta il modo migliore per onorare la loro memoria.
Grazie, Nino, per il tuo coraggio e il tuo sacrificio.