Quell’incidente scosse profondamente Giovanni e la comunità locale, rivelando un’emergenza a lungo ignorata e nascosta tra le mura domestiche: l’autismo. Da quel momento, Giovanni e altre famiglie della zona decisero di agire, determinati a creare una realtà capace di comprendere e supportare i ragazzi affetti da questo disturbo. Nel 2009, nonostante le difficoltà iniziali e la resistenza del sindaco, nacque l’idea di creare una casa per i bambini autistici.
Giovanni, con il sostegno di 100 soci, 1500 volontari e 4 cooperative, avviò un progetto ambizioso: la costruzione di Casa Sebastiano, un centro d’eccellenza per i Disturbi dello Spettro Autistico a Coredo (TN). Il centro, intitolato al bambino la cui tragica storia aveva ispirato il progetto, è diventato il più avanzato d’Europa nel suo genere.
Casa Sebastiano non è solo un luogo di cura, ma un ambiente in cui i ragazzi possono intraprendere percorsi di crescita educativa e riabilitativa. Offre una vasta gamma di attività, dalla cucina alla falegnameria, dalla pittura alla musicoterapia, dalla pet therapy all’agricoltura. Il centro è un luogo di formazione e studio, dove i giovani possono sperimentare autonomie e sviluppare relazioni positive.
Grazie all’energia inesauribile di Giovanni e alla professionalità di un team di cinquanta medici, psicologi, fisioterapisti e psichiatri, Casa Sebastiano è diventata un faro di speranza. La missione della fondazione è riassunta nel suo slogan: “Un mondo migliore per l’autismo: insieme si può!”
Giovanni non si è fermato qui. Ha voluto dimostrare concretamente l’importanza del reinserimento sociale, assumendo tre ragazzi autistici nella sua azienda. Per Giovanni, le immense risorse e le incredibili potenzialità di questi giovani sono un patrimonio collettivo, non un debito sociale. La sua visione va oltre i confini dell’azienda, mirando a una società più inclusiva e rispettosa delle diversità.
Quando viene definito un eroe, Giovanni risponde con umiltà: “Sono un egoista, pensavo solo ai soldi. La mia ossessione era una Ferrari. Due figlie autistiche mi hanno fatto scoprire quanto la vita sia bella. I miei sogni sono la felicità e la libertà per migliaia di persone condannate a non esistere. Ricevo molto più di ciò che do”.
Grazie, Giovanni, per il tuo impegno e la tua dedizione.