Era una giornata con mare molto agitato e, nonostante la bandiera rossa, molte persone erano in acqua a giocare con le onde. Poco dopo le 10 del mattino, una famiglia di Milano – un padre e due figli di 13 e 14 anni – si trovò improvvisamente in pericolo. La forte risacca trascinò i ragazzi sott’acqua e poi li portò al largo. Giancarlo, il padre, si gettò immediatamente in acqua per soccorrere i figli, ma presto si trovò anche lui in difficoltà.
Bigio, bagnino da sette anni e membro dell’associazione Maredentro, non esitò un istante. Nonostante le condizioni proibitive del mare, si tuffò per salvare i ragazzi. Il suo sforzo fu immenso, e fortunatamente Daniele, vigile del fuoco fuori servizio in vacanza, era presente sulla spiaggia. Anche lui non ci pensò due volte a tuffarsi.
Dopo minuti di tensione, i due ragazzi furono i primi ad essere tratti in salvo, seguiti dal padre, tutti in stato di shock ma vivi. Tuttavia, l’atmosfera rimase tesa e preoccupante. Daniele notò che Bigio mancava all’appello. Tornò in mare con un pattino e trovò Bigio in evidente difficoltà. Lo riportò a riva e tentò di rianimarlo, ma purtroppo non ci fu nulla da fare. Lo sforzo fu troppo anche per il cuore generoso di Bigio.
In un’epoca spesso caratterizzata dall’indifferenza, in cui si preferisce scattare foto o girare video piuttosto che intervenire, Bigio e Daniele hanno mostrato un’umanità e un coraggio straordinari. Hanno sacrificato la propria sicurezza per salvare la vita di sconosciuti, spinti dal semplice dovere di fare la cosa giusta.