Antonio Maria Mira

il giornalista che lotta per la legalità e l'ambiente

Antonio Maria Mira, 63 anni, è il caporedattore della redazione romana di Avvenire. Da anni è la penna che racconta l’altra faccia dell’Italia, quella della malavita, dei soprusi e dei mali che affliggono il Paese. Ha seguito da vicino la vicenda di Tangentopoli e numerose altre inchieste, approfondendo direttamente nelle aule di Montecitorio e lavorando a stretto contatto con le commissioni parlamentari.

Antonio Maria Mira è un giornalista che si batte per le persone perbene, schiacciate da abusi e ingiustizie. È diventato il simbolo di quel giornalismo che porta alla luce il marcio della società, spesso prevalente sulla brava gente. L’ecologia e il rispetto dell’ambiente sono temi centrali nei suoi articoli. Dal 2001, Mira è anche insegnante presso il corso di giornalismo ambientale organizzato da “La Nuova Ecologia”.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno nella difesa della legalità. Tra questi, il premio “Ambiente e Legalità”, il premio “Saint Vincent”, il Premio “Costruttori di Pace” nel 2013 per l’informazione sulla lotta alle mafie, e il Premio Giornalistico Nazionale per il turismo e l’ambiente “Gennaro Paone” per le inchieste sulla “Terra dei fuochi”.

Un curriculum di tutto rispetto, con esperienze accomunate dalla voglia di difendere il territorio e i cittadini. Recentemente, Mira ha scritto un editoriale che intende sovvertire il concetto secondo cui spesso le vittime innocenti della mafia vengono definite “nel posto sbagliato, al momento sbagliato”. Per Mira, a trovarsi “nel posto sbagliato, al momento sbagliato” sono “chi uccide, chi estorce, chi traffica, chi corrompe, chi commette violenze e soprusi, chi distrugge vite e speranze, così come chi si fa corrompere, chi è colluso con le mafie, chi non denuncia, chi tace”.

I lavoratori onesti e le persone perbene, secondo Mira, sono nel posto giusto, al momento giusto. È lì che dovrebbero essere anche le istituzioni, con puntualità e coraggio. Potremmo considerarlo un eroe moderno, che affronta la sua missione con la penna, lanciando un messaggio di positività e speranza che arriva al cuore di chi si sente solo e abbandonato.

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