Domenica, il Centro Italia è stato colpito da Burian, il vento siberiano che ha paralizzato gran parte del Paese. Due ragazzi di Rimini, incautamente, decisero di andare a vedere la neve in una delle zone più selvagge e impervie delle Marche, in località Cuccagna, proprio nel comune di Monte Cerignone. Verso le 3:30 di notte, la loro auto rimase imprigionata da una tormenta di neve. Presi dal panico, chiamarono i Pompieri, che dalla centrale di Pesaro si attivarono immediatamente per le operazioni di recupero. Grazie al segnale dei telefonini, i vigili riuscirono a individuare la posizione dei due, ma il buio e il gelo resero impossibile raggiungere il punto.
A quel punto, i soccorritori decisero di chiedere aiuto alle autorità locali. Alle 3:59 di notte, Carlo Chiarabini venne allertato. Immediatamente, scese dal letto e si mise all’opera. Conoscendo bene quelle zone, sapeva come arrivarci. Avvertì la ditta comunale per la pulizia delle strade e si precipitò con due mezzi spazzaneve sul posto.
Quasi all’alba, il sindaco raggiunse i due ragazzi. Erano sotto shock, paralizzati dalla paura e dal freddo, ma salvi. Carlo chiamò la squadra dei soccorsi, bloccandone l’arrivo. Accompagnò i due riminesi con la loro auto alle porte del paese, affinché potessero tornare a casa e lasciarsi alle spalle questa brutta esperienza.
Carlo minimizza e precisa di aver fatto quello che avrebbe fatto chiunque, ma sappiamo che altruismo e senso del dovere non sono scontati, anche (e a volte soprattutto) tra le istituzioni.
Grazie, Carlo, per il tuo esempio di prontezza, coraggio e dedizione alla comunità.