Cristiano Riccobon

Cristiano Riccobon, 18 anni, di Trieste, è un giovane che, nonostante sia disoccupato, coltiva una grande passione per le arti marziali, disciplina che pratica a livello agonistico. Alla fine di marzo, Cristiano si trovava con suo padre a fare la spesa al supermercato Crai di Cattinara, in strada di Fiume

Improvvisamente, un uomo con il volto coperto da un passamontagna entrò nel negozio, brandendo una pistola e intimando alla cassiera di consegnargli i soldi. All’inizio, i presenti pensarono che si trattasse di uno scherzo, ma presto la situazione divenne seria quando l’uomo iniziò a strattonare la cassiera e a prendere il denaro dalla cassa. Il malvivente riuscì a raccogliere una somma di denaro e si diede alla fuga.

È in questo momento che Cristiano entrò in azione. Senza esitazione, si lanciò all’inseguimento del ladro. Dopo una corsa sfrenata, il malvivente perse la borsa con il bottino e Cristiano riuscì a raggiungerlo. I due rotolarono giù per una discesa, ingaggiando una colluttazione. Grazie all’aiuto del padre e alla sua esperienza nelle arti marziali, Cristiano riuscì a mettere ko il ladro. I due lo riportarono al supermercato.

Durante il tragitto, Cristiano ebbe modo di parlare con il ladro, un 24enne italiano disoccupato e solo. Il giovane malvivente si disse pentito e, in lacrime, raccontò le sue sfortune a Cristiano. Entrambi avevano qualcosa in comune: la mancanza di un lavoro. Cristiano gli spiegò che, nonostante tutto, fare rapine non poteva essere una soluzione.

I Carabinieri arrivarono poco dopo e il ladro venne arrestato. Cristiano riportò un osso rotto e una caviglia storta dalla colluttazione, ma si sentiva soddisfatto di aver contribuito alla comunità. Tuttavia, provava anche tristezza per la sorte del giovane ladro, riflettendo su come non fosse giusto che un suo quasi coetaneo potesse essere abbandonato a sé stesso.

Cristiano è stato recentemente ricevuto dal vicesindaco Pierpaolo Roberti, che gli ha consegnato una pergamena di ringraziamento da parte del Comune e della cittadinanza. Il proprietario del supermercato, grato per aver recuperato l’incasso, si mostrò inizialmente disponibile a offrire una situazione lavorativa a Cristiano, ma la proposta non andò oltre uno stage, che Cristiano non poté accettare per le sue necessità economiche.

Oggi, Cristiano rimane uno dei tanti giovani italiani senza un lavoro stabile, ma con una grande ricchezza: quella di essere una persona perbene.

Buona fortuna, Cristiano.

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