Dopo essersi laureato in medicina all’Università di Pavia, Giuseppe Masera ha trascorso un periodo di studio a Berna nel 1963. Tornato in Italia, nel 1964 ha ottenuto la specializzazione in Pediatria e ha iniziato a lavorare presso la clinica universitaria di Milano, dedicandosi alla cura dei bambini affetti da malattie del sangue. Alla fine degli anni ’60, Masera ha intrapreso un cammino difficile nel trattamento della leucemia, conosciuta anche come “sangue bianco”.
Uno dei primi successi significativi di Masera è stato il caso di Lorena Agliardi, una ragazza bergamasca colpita da leucemia. Oggi, Lorena ha quasi sessant’anni e deve la sua vita all’intervento del dottor Masera. Nonostante i molti successi, gli anni sono stati anche pieni di dolore per i pazienti che non ce l’hanno fatta.
Giuseppe Masera ha promosso la nascita dell’“Associazione Lombarda per il Bambino Empatico”, un’organizzazione di supporto per i genitori di bambini affetti da patologie del sangue. Successivamente, ha ottenuto la cattedra di Puericultura presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Milano e, nel 1983, si è trasferito all’Ospedale San Gerardo di Monza. Qui ha diretto il nuovo reparto di pediatria e il Centro di Ematologia Pediatrica per bambini leucemici.
A Monza, Masera ha creato uno staff dedicato a lavorare fianco a fianco con i genitori dei piccoli pazienti, all’interno del progetto “Alleanza Terapeutica”. Nel 1987, è diventato direttore della Fondazione Tettamanti per la ricerca scientifica sulle leucemie infantili, e nello stesso anno, il suo reparto ha ottenuto il riconoscimento come Centro di Trapianto del Midollo Osseo.
La vita professionale di Masera ha preso una piega inaspettata quando ha ricevuto una lettera dal dottor Fernando Silva dell’ospedale “Mascota” di Managua, Nicaragua. Silva chiedeva aiuto per curare bambini leucemici in un contesto di grande disagio, privo di medicine, attrezzature e personale specializzato. Masera ha risposto all’appello, convinto che quei bambini avessero gli stessi diritti dei bambini italiani.
Masera si è recato personalmente a Managua per valutare i bisogni dell’ospedale e, tornato in Italia, ha mobilitato il volontariato e i suoi contatti internazionali. Nonostante le difficoltà, nel 1997 è riuscito a creare una struttura per formare medici provenienti da 14 paesi dell’America Latina. Grazie a questo progetto, anche i bambini nicaraguensi hanno iniziato a guarire dalla leucemia.
Oggi, l’ospedale Mascota di Managua è un punto di riferimento mondiale nella lotta contro la leucemia infantile. Dal novembre 2009, Masera ha lasciato la direzione della Clinica Pediatrica di Monza, continuando a collaborare volontariamente. Nel suo studio, una parete è coperta da foto di bambini che, grazie a lui, sono guariti e ora conducono vite normali, alcuni con figli propri.
Grazie Giuseppe Masera, per aver dedicato la tua vita a combattere una malattia un tempo ritenuta incurabile, salvando innumerevoli vite e dando speranza a tante famiglie.