Sotto shock, Umberto ha deciso di parlarne con i genitori e con il suo procuratore, scegliendo di rivolgersi ai Carabinieri di Gubbio. Poco dopo, i magistrati di Cremona, coinvolti nell’inchiesta sul calcioscommesse, hanno iniziato a interrogarlo quotidianamente. La situazione è diventata un incubo per Umberto, che è stato costretto a lasciare gli allenamenti e le gare ufficiali, finendo ai margini della squadra.
La preoccupazione tra i compagni di squadra è aumentata, e la società ha deciso di rivelare loro la verità. In un momento di confidenza, Umberto ha mostrato il profilo dell’individuo a un amico, che ha riconosciuto il volto di una persona vista recentemente in un bar di Gubbio. Le minacce e le intimidazioni sono diventate sempre più pressanti, tanto che Umberto ha deciso di rescindere il contratto con il Gubbio, rinunciando ai soldi e tornando a casa.
Nonostante le difficoltà, Umberto ha deciso di ripartire da zero. Ha giocato nei campionati di Eccellenza e Promozione, mantenendosi lavorando come ragioniere e guardando al futuro con ottimismo. Spesso si è chiesto perché quell’uomo avesse scelto proprio lui, ma la risposta era evidente: un giovane calciatore di Lega Pro con uno stipendio modesto rappresenta un bersaglio facile da coinvolgere e intimorire. Tuttavia, Umberto ha resistito alle pressioni, mantenendo la sua coscienza pulita.
Oggi, Umberto ha finalmente ottenuto una seconda chance. Recentemente, è stato ingaggiato dal Folgore Falciano, una squadra seconda in classifica nel campionato sammarinese, e stasera giocherà il preliminare di Europa League contro l’Engordany ad Andorra.
Auguriamo tutto il meglio a Umberto Semeraro. Ha già vinto la partita più importante: quella della dignità e dell’integrità. In bocca al lupo!