Kaos, un pastore tedesco di tre anni, era noto per i suoi dolci occhi, il suo sguardo giocherellone e il suo fiuto impeccabile. Addestrato per salvare vite umane, Kaos ha dimostrato il suo valore in seguito al terremoto di Amatrice, dove ha salvato decine di persone sepolte sotto le macerie, guadagnandosi il titolo di “eroe di Amatrice”.
Tuttavia, oggi Kaos non è più con noi. Non è morto durante una pericolosa missione, né si è spento per cause naturali o malattia. Kaos è stato avvelenato nel giardino di casa sua, tradito dalla razza umana che considerava amica e per cui ha rischiato la vita centinaia di volte.
Il suo tragico destino ha suscitato profonda tristezza e indignazione. Kaos è stato vittima della crudeltà umana, una crudeltà che appare ancora più inspiegabile e ingiustificabile considerando il suo eroico contributo durante le emergenze. Il suo sacrificio è un duro colpo non solo per chi l’ha conosciuto e amato, ma anche per tutta la comunità che ha beneficiato del suo coraggio e dedizione.
A nome di quella razza umana, troppo spesso ignobile, chiediamo scusa a Kaos. Il male, purtroppo, è una cosa stupida e accessibile a tutti, anche a chi dovrebbe essere capace di riconoscere e apprezzare il valore del bene.
Fai buon viaggio, Kaos. Il tuo eroismo non sarà dimenticato e la tua memoria continuerà a ispirare tutti noi.