Un papà di 75 anni

Il coraggio di un papà di 75 anni: un esempio di amore e dedizione

È la notte del 24 maggio 2019 quando arriva una telefonata che lo avverte di un furgone bianco che staziona in prossimità della casa di sua figlia, attualmente all’estero per lavoro. Ben sapendo che il giorno precedente la stessa casa è stata oggetto di attenzione da parte di ignoti, sale sulla sua jeep e si avvia in direzione della casa di campagna della figlia, posta in zona isolata. Lui ha già compiuto 75 anni.

Percorre la stradina sterrata e stretta, è buio. Arriva sul posto, punta i fari della propria automobile verso la casa rendendo il dubbio una cruda realtà: qualcuno stava tentando di asportare i beni della figlia. La decisione è fulminea, scappare o restare per resistere almeno fin quando non fossero arrivate le forze dell’ordine, da lui stesso precedentemente avvisate. Il papà intrepido, decide di opporsi ai delinquenti e con una manovra rischiosa percorre in retromarcia i 200 metri necessari ad approssimarsi al vicino paese.

Ferma la macchina e, con motore acceso, ostruisce l’unica via utilizzabile come fuga per sé e d’uscita per il furgone utilizzato nell’operazione dai malfattori. La sua è una resistenza passiva e non violenta sulla quale si scaglia la furia dei due uomini di origine albanese, ben più giovani del papà eroe. Uno scende dal pesante mezzo, si avvicina al finestrino lato guida urlando, minacciando e scuotendo la jeep tenta di forzarne lo sportello. Il papà grida loro che lui da lì non si sarebbe spostato e che aveva già avvisato le forze dell’ordine.

In un attimo, i due delinquenti salgono sul furgone bianco e speronano la jeep per ben 4 volte, cercando di spostarla per guadagnarsi l’unica via di fuga. Il papà resiste, con un piede sul freno e sballottato nell’abitacolo, è talmente determinato da farli desistere. I ladri tentano di dileguarsi tramite una strada di campagna ma verranno raggiunti e fermati dai Carabinieri nel frattempo intervenuti. Il papà, dolorante per i colpi ricevuti nei tamponamenti e visibilmente sotto shock, è stato trasportato al pronto soccorso del vicino ospedale.

Un Papà è per sempre e lui è il mio Papà. Grazie

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