Salvatore Piredda, 98 anni, è un ex minatore con una storia di vita ricca e variegata. A soli 13 anni, ha seguito il fratello maggiore nelle miniere di Montevecchio, tra le montagne del Sulcis, dove ha trascorso l’adolescenza scavando galena per ottenere piombo. Successivamente, si è dedicato alla sua grande passione per le officine meccaniche. A vent’anni, è partito per la guerra, ha vissuto le trincee e, infine, è tornato nella sua amata isola, trovando stabilità in un lavoro in una fabbrica tessile. La sua vita è stata arricchita dal matrimonio, tre figli, tre nipoti e due bisnipoti.
Nonostante una vita tranquilla, Salvatore ha sempre avuto un grande sogno: ottenere la licenza media. In un’epoca in cui l’istruzione non era obbligatoria, ottenere questo titolo di studio era quasi come conseguire una laurea. Salvatore ha deciso di mettersi in gioco e tornare sui banchi di scuola per prendersi una rivincita personale. Nei giorni scorsi, ha sostenuto gli esami ad Arbus (Oristano) e ha ottenuto il tanto desiderato diploma.
La determinazione di Salvatore è stata alimentata dalle parole del padre di novant’anni fa: “Con lo studio non ci fai nulla, vai a lavorare”. Queste parole, che riflettevano le esigenze di un’altra epoca, non hanno mai spento il suo desiderio di istruzione. Nonostante la sua età avanzata, Salvatore ha affrontato gli esami con tranquillità, ribadendo più volte di aver dormito serenamente la notte prima delle prove. La sua materia preferita è la matematica, e non ha avuto alcuna esitazione nel presentarsi agli esaminatori.
Salvatore ha ancora un’ambizione giustificata: ottenere il diploma di perito meccanico. Questo sogno rappresenta il suo amore per le officine meccaniche e la sua continua voglia di imparare. La sua vita, dedicata al lavoro e al raggiungimento di un sogno mai sopito, è un potente esempio del valore morale dell’istruzione come elemento di dignità e crescita personale.
La storia di Salvatore Piredda dimostra che il perseguimento dell’istruzione non ha età e che la determinazione e il coraggio possono portare a realizzare sogni anche a 98 anni. La sua vicenda è un incoraggiamento per tutti a non abbandonare mai i propri obiettivi e a credere sempre nel valore dell’apprendimento.