Nicola Loi

Nicola Loi, pasticciere di 35 anni di Quartu Sant'Elena, Cagliari, è stato soprannominato il "pasticciere dal cuore d'oro" per il suo generoso gesto di lasciare i dolci invenduti fuori dalla sua pasticceria per i meno fortunati

Ogni sera, al termine della giornata lavorativa, Nicola abbassa la serranda della sua pasticceria in Via Fiume e lascia all’esterno buste piene di dolci invenduti. Questo gesto è un dono per i poveri della zona, una partecipazione tangibile alle difficoltà di chi non può permettersi un dolce o addirittura ha difficoltà a nutrirsi. In questo modo, Nicola porta un po’ di dolcezza in una realtà spesso segnata dalle ombre della povertà.

Nicola racconta con emozione di una signora che è venuta a ringraziarlo: “Una signora è venuta a ringraziarci e ci ha confessato che grazie al vassoio che le abbiamo messo a disposizione ben dieci persone hanno mangiato paste. Ed era da tempo che non ne mangiavano”. Questo testimonia l’impatto significativo del suo gesto sulla comunità locale.

La pasticceria di Nicola impiega altre tre persone, e ogni sera i dolci vengono lasciati sotto un cartello con una scritta semplice ma chiara: “Ogni sera alla chiusura lasceremo appesi fuori i pacchetti con il non venduto. Per chi volesse…”. Questo sistema permette a chiunque ne abbia bisogno di prendere i dolci, senza dover chiedere o sentirsi in imbarazzo.

Il gesto di Nicola non è stato sfruttato da chi potrebbe approfittarne, mostrando un rispetto condiviso per questo inusuale omaggio. La comunità comprende il valore di questo piccolo dono in un mondo pieno di sofferenza.

Con modestia, Nicola risponde a chi lo definisce un eroe: “Non sono di certo un eroe, tanti altri miei colleghi hanno scelto di donare le paste invendute ai poveri. Al mondo, anche a Quartu Sant’Elena, ci sono purtroppo persone meno fortunate. Ricordarsi della loro esistenza è un obbligo morale”. Queste parole dimostrano la sua umiltà e il suo impegno verso la solidarietà.

Il gesto di Nicola Loi è un esempio luminoso di come la generosità e il senso di comunità possano fare la differenza. In mezzo a tanta solitudine e indifferenza, il suo spirito di solidarietà verso i più deboli emerge come un faro di speranza e umanità.

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