Esiste una risorsa positiva nel Paese che cresce costantemente di giorno in giorno: le persone che hanno contratto il virus, sono uscite dall’isolamento della quarantena e possono trasformarsi in angeli custodi per chi ancora è a rischio contagio. Queste persone, ormai considerate immunizzate (tranne in rarissimi casi), possono operare a vantaggio dell’intera comunità, avendo il “lasciapassare” dell’aver già contratto e superato la malattia.
Lanciamo un appello affinché ciascuno di loro si faccia avanti per diventare un’arma potentissima per contenere le sofferenze e la mortalità, oltre che per difendere le possibilità di mantenere un’economia efficiente per il bene di tutti. Questi guariti possono svolgere un ruolo cruciale, supportando il sistema sanitario, assistendo i più vulnerabili e contribuendo alla ripresa delle attività economiche e sociali.
L’importanza dei guariti nella lotta contro il virus è duplice: da un lato, la loro immunità li rende meno suscettibili a nuove infezioni, permettendo loro di svolgere attività a contatto con altre persone in modo più sicuro; dall’altro, il loro esempio di resilienza e speranza può infondere coraggio e ottimismo nella popolazione ancora in lotta con la pandemia.
Essere guariti non significa solo aver superato la malattia, ma avere la possibilità di aiutare chi è ancora in difficoltà. I guariti possono donare plasma convalescente, contribuire come volontari in strutture sanitarie e di assistenza, e offrire supporto emotivo a chi sta attraversando il difficile percorso della malattia.
Questo appello è un invito a trasformare la propria esperienza di malattia in un’opportunità di solidarietà e servizio alla comunità. Ogni guarito ha la possibilità di fare la differenza, di essere un punto di riferimento e una forza positiva in questa battaglia comune contro il virus.