Silvia Romano

Silvia Romano: un simbolo di bontà e speranza nell'umanità

Silvia Romano è una vittima esemplare. Rappresenta la parte buona e bella dell’umanità, quell’umanità usata e schiacciata tra diverse fazioni che rappresentano pienamente il male, la parte cattiva dell’umanità. Dividere l’umanità in categorie diverse dal bene e dal male significa parteggiare per un’unica parte, per quella che schiaccia e divide quella ancora sana.

Non tacciate di banalità queste parole, facendolo vi sareste già schierati. Non vi sono uomini, donne, bianchi o neri, esistono il bene, il male e le loro diverse gradazioni in questo mondo. Gradazioni che possono cambiare nel tempo e che dobbiamo garantire vadano nella giusta direzione.

Silvia e le persone come lei, la cultura e l’educazione che esprimono sono le vittime. Anche io mi sento la vittima. Spero ti ci senta anche tu, per poterci sentire noi.

Silvia Romano, sequestrata in Kenya nel 2018 e liberata dopo 18 mesi di prigionia, è diventata un simbolo di resilienza e altruismo. La sua esperienza ci ricorda che il bene può essere messo a dura prova, ma la sua essenza rimane intatta. Le persone come Silvia, che dedicano la loro vita ad aiutare gli altri, sono spesso bersaglio delle forze che cercano di spegnere la luce dell’umanità.

In un mondo dove il male sembra prevalere, Silvia ci insegna che l’umanità vera non si arrende mai. La sua dedizione e il suo coraggio sono un faro di speranza che illumina anche i momenti più bui. Silvia rappresenta la lotta continua per un mondo migliore, dove il bene, nonostante tutto, riesce a prevalere.

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