Bruno Bisol e Veronica De Bona, entrambi ventenni, hanno vissuto un periodo di profondo smarrimento durante la pandemia, come molti loro coetanei. Seppur anche gli adulti abbiano pagato un caro prezzo, è innegabile che per i giovani l’assenza di prospettive possa rappresentare un pericoloso vicolo cieco per il futuro.
Entrambi studenti universitari, sono stati inghiottiti dalle alienanti dinamiche della didattica a distanza. Questo ha portato a un calo di concentrazione, poco entusiasmo e un progressivo allontanamento dai propri obiettivi. In questo contesto, Bruno e Veronica hanno intrapreso un percorso apparentemente in controtendenza: rilevare un’attività artigianale.
Nasce così la Demetra Srl, con sede a Col San Martino, specializzata nella produzione di girarrosti e altri macchinari per la cucina veneta tradizionale. Il processo produttivo segue logiche artigianali ma richiede conoscenze meccaniche specifiche, un lavoro complesso che non ha spaventato i due giovani. Oggi, Bruno e Veronica sanno utilizzare un tornio, una saldatrice e conoscono a memoria le misure delle boccole necessarie per costruire la parte rotante dei loro girarrosti.
Nel loro laboratorio, situato al piano interrato, i due giovani soci svolgono tutte le operazioni, comprese quelle legate alla proposizione commerciale e alla gestione degli ordini. Hanno rinnovato l’area produttiva, riordinato l’inventario e ora ambiscono ad espandere la propria rete. L’idea di Bruno e Veronica è quella di riuscire col tempo a promuovere anche all’estero la tradizione veneta dello spiedo.
Quello che da molti loro coetanei è stato considerato un salto nel vuoto, un passo indietro rispetto alla carriera universitaria, per Bruno e Veronica rappresenta un atto di coraggio. Un’impellente bisogno di praticità in un mare di incertezza, un vero ritorno alle origini per ripartire.
In bocca al lupo, ragazzi!