Sauro Pellerucci è un imprenditore noto in tutta Italia non soltanto per il successo della sua azienda PAGINE Sì! S.p.A., leader nazionale nel settore della comunicazione digitale a favore di aziende, enti, associazioni e liberi professionisti, ma anche per la sua intensa attività di opinionista, animatore della vita socio-culturale, autore di editoriali e appassionato scrittore di romanzi.
Pellerucci da anni promuove un’economia basata sulla sostenibilità e iniziative senza scopo di lucro indirizzate all’elevazione morale dell’individuo: la sua idea di istituire il Premio “Io Sono Una Persona Per Bene” si inserisce proprio in questo “filone d’oro”.
Da acuto interprete delle dinamiche socio-politiche quale è, questa volta si cimenta con un saggio che indaga proprio il concetto di “persona per bene”, intesa motore di un’umanità e di una società che possono e devono essere migliori di come vengono comunemente descritti.
Perché ci si stupisce di una buona azione ma si dà per scontata una malefatta? Perché il termine “politico” spesso scade a sinonimo di “personalità di dubbia etica, portatrice di interessi personali e di parte”? Perché l’imprenditore è sempre descritto come quello “col pelo sullo stomaco”? È davvero possibile che al mondo siano poche le “persone per bene”?
Ecco alcuni temi che Pellerucci approfondisce all’interno del suo ultimo libro “Il mondo delle persone per bene” (Sì!Edizioni, 2024), che sarà presentato in prima nazionale martedì 5 marzo alle ore 18 presso il PalaSì!, sede della sua azienda Pagine Sì! S.p.A..
A dialogare con l’imprenditore e autore del libro, il giornalista Andrea Giuli, opinionista e operatore culturale ternano.
“Sono stato stimolato a mettere nero su bianco un’idea, – rivela Pellerucci – un progetto che ora diventa un libro. Esiste un mondo affollato di persone per bene. Ciascuno ha le caratteristiche per esserlo, perché essere una persona per bene è una scelta quotidiana che si fa a tutti i livelli: in famiglia, in politica, nelle aziende. Ma ogni singola persona per bene che sceglie di non occuparsi della cosa comune rappresenta un insuccesso della nostra società democratica, perché è partecipando a decidere che si indirizza il futuro di tutti. Per questo è pericoloso pensare alla politica come a un ambiente distante e divisivo. La persona per bene non è mai di parte e riconosce il bene comune come l’unico valore che, motivando se stesso, è sia fine che mezzo” – prosegue il Presidente di Pagine Sì! S.p.A.
Alla domanda: “Come intende coniugare la sua attività imprenditoriale con un impegno civile di ampia portata? Pellerucci risponde: “Vivo l’impresa come un impegno civile da condividere con persone per bene. Chi come me sceglie di fare l’imprenditore, è mosso dal desiderio di imprimere il proprio segno nella realtà, spronando all’azione. La società odierna è composta da persone che si impegnano stimolando una reciproca integrazione, lo sviluppo culturale, la formazione, il rispetto delle regole e dell’ambiente. Accettare le sfide, operando sempre per il bene comune è l’unica direzione da seguire per chiunque voglia essere sostenibile, durando così nel tempo. È da questa mia convinzione che nasce l’idea di impegnarmi per mettere in atto quella che mi piace definire una ‘rivoluzione gentile’ e invitare le persone per bene ad unirsi”.
La missione de “il mondo delle persone per bene” sarà quindi quella di raccontare nelle piazze di tutta Italia che l’umanità è migliore di quanto ci si racconti a vicenda, dedicando ogni incontro alle persone che saranno presenti. Le presentazioni del libro saranno l’occasione per consegnare il Premio ‘Io sono una persona per bene” a quei cittadini che partecipano ogni giorno a illuminare la realtà di tutti.