Il 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, Don Peppe Diana, prete di Casal di Principe, si preparava a celebrare la Messa. Indossata la tunica, percorreva il corridoio che dalla sacrestia portava alla chiesa quando un killer della camorra lo uccise senza pietà. Don Peppe aveva dedicato la sua vita e il suo impegno pastorale alla lotta contro la criminalità organizzata, diventando un simbolo di coraggio e integrità.
Don Peppe combatteva contro l’illegalità, l’abuso, l’estorsione, i privilegi e gli omicidi, bersagli della sua incessante battaglia. Le sue denunce non erano semplici prediche o esortazioni bonarie, ma attacchi diretti con nomi e cognomi, sfidando apertamente l’etica e la politica locale compromesse. Condannava anche quella parte della Chiesa che si voltava dall’altra parte, complice dei poteri forti, benedicendo le feste mafiose, frequentando corrotti e collusi, o negando l’esistenza stessa della camorra.
Don Peppe fu giustiziato sull’altare perché aveva scelto di stare dalla parte degli ultimi, di chi contrastava emarginazione e sfruttamento. Fu ucciso perché non si arrendeva al tramonto dello Stato di diritto e voleva offrire ai giovani un’alternativa alla via dell’illegalità, quella del rifiuto della connivenza e della complicità al meccanismo mafioso. Il suo impegno metteva in guardia la gente sull’esistenza di un sistema di potere invisibile, rappresentato da istituzioni compromesse e uomini d’affari senza scrupoli.
Don Peppe pagò con la vita il suo coraggio. Il suo sacrificio è un monito per tutti noi, un esempio di come la lotta per la giustizia e la libertà possa richiedere il massimo tributo. Il suo impegno e il suo sacrificio non devono essere dimenticati, ma devono continuare a ispirare la lotta contro la criminalità organizzata e l’illegalità.
Oggi, ricordare Don Peppe Diana è un dovere per tutti coloro che credono in una società giusta e libera dalla corruzione. Il suo esempio dimostra che, anche di fronte alle minacce più grandi, la forza della verità e del coraggio può fare la differenza. Don Peppe Diana ha dato la vita per la libertà di ognuno di noi, e il suo ricordo deve continuare a vivere nei cuori di chi combatte per un futuro migliore.