Lo scorso 12 aprile a Cesano Maderno, nella incantevole cornice di Palazzo Arese Borromeo, Sauro Pellerucci ha conferito il Premio “Io sono una persona per bene” ad Elisabetta Soglio (Corriere Buone Notizie) e Paolo Viganò (GSA – Gruppo Solidarietà Africa)
L’iniziativa “Il mondo delle persone per bene” nasce con l’obiettivo di promuovere una comunicazione positiva e non violenta, rappresentando una società che, seppur lontana dai riflettori, è presente ovunque. Sauro Pellerucci, Founder di Pagine Sì! S.p.A., ha evidenziato come l’evento metta in luce una società composta da persone che vivono cogliendo il meglio da ciò che le circonda, senza mai danneggiare gli altri.
La giornalista Elisabetta Soglio, direttrice dal 2015 di Corriere Buone Notizie, ha ricevuto il premio per il suo impegno a favore delle buone notizie e delle imprese del bene. Soglio ha dichiarato “Nessuno si sente una persona per bene ma in tanti proviamo ad esserlo”, ha ricordato le parole di Tiziano Terzani, secondo cui l’Italia possiede straordinarie risorse non adeguatamente raccontate. Dopo EXPO 2015, ha notato come i giornali non dessero spazio alle buone notizie, spesso focalizzandosi su temi sensazionalistici. Così è nato Corriere Buone Notizie, un progetto inizialmente sperimentale di sei mesi che oggi è parte integrante del Corriere della Sera, volto a raccontare modelli positivi di vita economica, culturale e sociale in Italia.
Durante l’evento a Cesano Maderno, Pellerucci ha premiato anche l’infettivologo Paolo Viganò per le sue attività di cura e di tutela delle popolazioni africane. Viganò ha sottolineato che fare del bene non si limita al volontariato, ma include lo studio, l’apprendimento e l’imprenditorialità. Ha spiegato che nel suo percorso professionale ha affrontato malattie devastanti come l’Epatite C, l’A.I.D.S. e la Sars-Cov-2.
Pellerucci ha ribadito che promuovere un’economia del bene non è solo un punto di forza, ma anche un dovere morale. Secondo lui, essere persone per bene dovrebbe essere visto come un punto di forza e non di debolezza, e guadagnare facendo del bene è assolutamente lecito. Ha sottolineato che, altrimenti, si potrebbe pensare che per guadagnare sia necessario fare del male.