“Nathivia è uno di quelli eventi che ci ricordano quanto sia importante concedersi delle pause di riflessione e di condivisione. Momenti tanto preziosi quanto indispensabili che potremmo associare metaforicamente alla pausa di un maratoneta che, mentre si ferma a rifornirsi di ossigeno, osserva ciò che lo circonda, alzando lo sguardo sulla natura e sull’umanità in essa ospitata. Attimi che arricchiscono molto più di una puntata vincente al Blackjack. E così viene voglia di consigliare a tutti – legislatori e politici compresi – di passare un fine settimana all’aria aperta, lontano da tutti quei lussi materiali che servono semplicemente a riprodurre il benessere naturale”.
È questo il commento del presidente dell’associazione “Io sono una persona per bene” Sauro Pellerucci al Connection Fest 2024 di Nathivia che si è svolto 5 al 7 luglio, presso la Tenuta di Fassia in Umbria: un’esperienza immersiva di tre giorni tra scienza e coscienza, per ristabilire connessioni vitali con la natura. “L’esperienza del Connection Fest ci conferma che è possibile ed augurabile arricchirsi senza alcun timore, se nel farlo sapremo anche aiutare l’ambiente a rigenerarsi”, ha proseguito Pellerucci.
Conferenze, laboratori, yoga, meditazione e concerti per promuovere quindi la sostenibilità e il benessere, ampliare le capacità percettive, nutrire l’empatia e costruire un futuro positivo popolato da “persone per bene”, in equilibrio con se stesse e con il creato.
“Diversamente da quanto si possa pensare, al Nathivia Fest è stata forte la rappresentanza di quella società civile composta da professionisti e imprenditori attenti alla sostenibilità e alla ricchezza che saprà garantire a lungo, ammesso di saperla rispettare. I pregevoli interventi di Stefano Mancuso e degli altri studiosi convenuti per concedere generosamente il proprio sapere, sono stati accolti come portatori di evidenze le quali creano opportunità che in nulla limiteranno le nostre soddisfazioni di umani del Terzo Millennio, ha concluso l’autore de “Il mondo delle persone per bene” (Sì!Edizioni 2024).