Il Viminale ha diffuso i dati relativi agli omicidi commessi nel triennio 2021-2023 e nei primi otto mesi del 2024. I numeri rivelano una tendenza incoraggiante, con un calo generale degli omicidi, specialmente quelli a danno delle donne. Dal 1° gennaio all’8 settembre 2024, sono stati registrati 200 omicidi, un calo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando gli omicidi erano 244. Le vittime di genere femminile sono scese del 20%, passando da 84 a 67.
Nel dettaglio, il rapporto mostra che il numero degli omicidi commessi in ambito familiare o affettivo ha subito una riduzione del 13%, passando da 108 casi nel 2023 a 94 nel 2024. Di questi, la maggior parte delle vittime è rappresentata da donne, anche se si registra una diminuzione: le vittime di genere femminile uccise in contesti familiari sono passate da 69 a 60, con un calo del 13%. Una tendenza simile è riscontrabile anche per gli omicidi commessi da partner o ex partner, che sono scesi del 10% (da 49 a 44).
Anche le vittime femminili di omicidi commessi da partner o ex partner sono diminuite del 14%, passando da 44 a 38. Questi dati suggeriscono una lieve inversione di tendenza rispetto al drammatico fenomeno del femminicidio, che negli ultimi anni ha alimentato il dibattito sulla violenza di genere e l’inefficienza delle misure preventive.
Ci teniamo ovviamente a specificare che, nonostante la riduzione complessiva dei numeri, i dati confermano che la violenza domestica e gli omicidi a danno delle donne restano un’emergenza sociale. In compenso, vogliamo sottolineare come la sensibilizzazione e le campagne contro la violenza di genere, avviate negli ultimi anni, sembrano aver dato i primi risultati tangibili.
Il patriarcato, che da sempre ha condizionato profondamente la società italiana, sembra fare qualche passo indietro. La crescente consapevolezza riguardo al tema della violenza contro le donne, anche grazie alla maggiore attenzione mediatica e alle azioni intraprese dalle istituzioni, sta portando a un lento ma tangibile cambiamento culturale.
In un contesto normale, la diminuzione degli omicidi dovrebbe essere accolta con soddisfazione, considerando che si tratta di un’inversione di un trend che sembrava inarrestabile. Tuttavia, la percezione generale è che il Paese sia immobile, cronicizzato nelle proprie crisi.
Noi di IosonounaPersonaPerBene vogliamo evidenziare come il calo di crimini violenti come gli omicidi, in particolare quelli legati alla violenza di genere, sia un dato positivo, e in quanto tale andrebbe maggiormente condiviso.
Con la consapevolezza che problema sia ancora lontano dall’essere risolto e richieda ulteriori sforzi da parte di tutte le componenti sociali e istituzionali.
Ma che, forse, si è sulla strada giusta.