Giuseppe Mancini

Un ex maresciallo dell'Aeronautica trasforma il capolavoro di Dante in un'opera accessibile per le sue nipoti, con dedizione e passione

Giuseppe Mancini

Un progetto speciale nato dalla passione per la lettura ha trasformato un semplice passatempo in un’opera unica. Nonno Pino, 77enne di Foggia, ha deciso di riscrivere la Divina Commedia in un linguaggio più semplice per le sue nipoti, Zoe e Mia, rispettivamente di 12 e 14 anni.

L’idea nasce nella primavera del 2024, quando, alla ricerca di una nuova sfida intellettuale, si immerge nei versi di Dante Alighieri. Acquista le tre cantiche e, giorno dopo giorno, la sua passione si intensifica fino a trasformarsi in un vero e proprio progetto: rendere comprensibile ai più giovani il celebre poema.

Con pazienza e dedizione, inizia a riscrivere l’opera, adattandola a un linguaggio più accessibile. Il lavoro, durato sette mesi, lo porta a realizzare 262 pagine suddivise in 91 dedicate all’Inferno, 91 al Purgatorio e 80 al Paradiso. Scrive inizialmente tutto a mano, per poi affidarsi all’aiuto di don Marco, parroco della chiesa Beata Maria Vergine, che lo supporta nella trascrizione al computer.

Terminato il lavoro, il testo viene rilegato in due volumi eleganti e donato alle nipoti a Natale, come simbolo di amore e cultura. Ogni libro porta una dedica speciale, in cui traspare l’importanza della conoscenza e della curiosità:

“Vorrei che tutto questo ti insegni un’altra cosa importantissima, amore bello: la mente deve essere sempre impegnata, e non con il cellulare, ma con la lettura, la curiosità, facendoti domande e cercando di imparare sempre cose nuove! Nonno lo fa continuamente e questa ne è la prova dimostrativa. Oggi, che te lo dono, ho 77 anni. Ti amo con tutto il mio cuore. Nonno Pino.”
Un gesto che va oltre il semplice regalo: un’eredità culturale e un messaggio profondo per le nuove generazioni.

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