Il seminario – organizzato dalla Fondazione presieduta da Ermete Realacci – prevede un programma ricco di convegni, dibattiti e presentazioni di libri che coinvolgeranno imprenditori, scienziati, intellettuali e rappresentanti del mondo politico e sociale: un momento di riflessione sulle responsabilità culturali, economiche e sociali da affrontare per superare le crisi contemporanee.
La scelta del titolo di questa XXII edizione richiama una famosa frase di Sant’Agostino: “Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi”, quasi a voler sottolineare l’importanza delle azioni individuali e collettive per migliorare i tempi in cui viviamo.
Una visione che si sposa bene con quella del Founder della Digital Human Company Pagine Sì! S.p.A. Sauro Pellerucci. Nel suo libro “Il mondo delle persone per bene” (Sì!Edizioni), il visionario imprenditore umbro evidenzia l’importanza delle buone azioni quotidiane, dimostrando che a compierle sono in tanti, anzi tantissimi. Il modello di società proposta dal presidente dell’Associazione “Io sono una persona per bene” si basa infatti sulla teoria secondo cui soltanto mettendo in atto azioni sostenibili ci siamo evoluti e possiamo ancora migliorare. Questa non è utopia ma una concreta realtà: secondo Pellerucci infatti, ciascuno di noi ha le caratteristiche per essere una “persona per bene” perché “essere per bene” è una scelta quotidiana che si fa a tutti i livelli: nella propria intimità, nei gruppi, in politica e nelle aziende. Sono innumerevoli le storie di persone che con il loro operato contribuiscono al bene comune, promuovendo un ambiente positivo, pur non facendo notizia. Anche le imprese – dice Pellerucci – devono impegnarsi a fare la loro parte, diventando sempre più sostenibili e socialmente responsabili per tutelare l’ambiente, la comunità e il patrimonio culturale materiale e immateriale in cui viviamo. La scelta di partecipare al seminario estivo di Symbola vuole testimoniare l’apprezzamento e la piena adesione a un impegno per promuovere un’economia e una società che affrontino – con azioni concrete – l’attuale e futura crisi climatica, demografica, energetica e quindi geopolitica.